Contributo a fondo perduto per ristoranti, bar e altri settori in difficoltà

Finalità

Il contributo a fondo perduto consiste nel riconoscimento, da parte dall’Agenzia delle entrate, di una somma di denaro, a favore delle imprese operanti nei settori della ristorazione, dei bar, del catering per eventi, dell’organizzazione di feste e cerimonie e delle piscine, che hanno subito un danno economico a causa dello stato di emergenza da Covid-19.

Interventi ammissibili

L’istanza deve contenere:

  • Codice fiscale del soggetto richiedente, del rappresentante legale o del tutore firmatario dell’istanza, dell’intermediario delegato alla trasmissione e la partita iva del soggetto cessato in caso di trasformazioni aziendali;
  • Dati relativi alla sussistenza dei requisiti;
  • IBAN identificativo del conto corrente intestato (o cointestato) al soggetto richiedente;
  • Eventuale rinuncia al contributo;
  • Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà debitamente compilata in cui il richiedente dichiara l’ammontare di aiuti del regime “de minimis” ricevuti rispetto al massimale di aiuti triennale previsto dal regolamento n. 1407/2013/UE;
  • Nel caso in cui il soggetto richiedente faccia parte di un’impresa unica, i codici fiscali dei soggetti appartenenti alla stessa da indicare nel quadro A.

Chi può partecipare

Il contributo spetta ai soggetti i quali:

  • Alla data di presentazione dell’istanza, svolgono come prevalente un’attività individuata dal codice Ateco 96.09.05 (organizzazione di feste e cerimonie), 93.11.2 (gestione di piscine), uno dei codici Ateco 2007 appartenenti ai gruppi 56.10 (ristoranti e attività di ristorazione mobile), 56.21 (catering per eventi, banqueting) o 56.30 (bar e altri esercizi simili senza cucina);
  • Hanno subito una riduzione dell’ammontare dei ricavi del periodo di imposta 2021 non inferiore al 40% rispetto all’ammontare dei ricavi del periodo di imposta 2019. Nel caso di richiedente che abbia attivato la partita IVA nel corso dell’anno 2020, il requisito prevede una riduzione di almeno il 40% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2021 rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dei mesi dell’anno 2020 successivi a quello di apertura della partita IVA;
  • Risultano regolarmente iscritti e attivi nel Registro delle imprese;
  • Hanno sede legale o operativa ubicata sul territorio italiano.

Attenzione: il contributo non spetta:

  • Ai soggetti in liquidazione volontaria o sottoposti a procedure concorsuali con finalità liquidatorie
  • Ai soggetti già in difficoltà al 31 dicembre 2019, ad eccezione delle microimprese e piccole imprese che rispettino il punto precedente e che non abbiano ricevuto aiuti per il salvataggio o la ristrutturazione.

Entità del contributo

Dotazione finanziaria complessiva: 40.000.000 Euro

Successivamente al termine per la presentazione delle istanze per l’accesso al beneficio, l’Agenzia delle Entrate ripartirà la somma citata tra tutti i soggetti in possesso dei requisiti previsti che avranno presentato istanze valide.

La ripartizione avverrà nel seguente modo:

  • Il 70% dell’assegnazione finanziaria, verrà ripartito in egual misura tra tutti i beneficiari;
  • In aggiunta, il 20% dell’assegnazione finanziaria, verrà ripartito in egual misura tra tutti i beneficiari che presentano un ammontare dei ricavi 2019 superiore a 400.000 euro
  • In aggiunta, il 10% dell’assegnazione finanziaria, verrà ripartito in egual misura tra tutti i beneficiari che presentano un ammontare dei ricavi 2019 superiore a 1.000.000 di euro

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